La mia ff, Commntatela pure (anke in negativo)

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Vany_fine95
view post Posted on 4/7/2009, 19:02




1. PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Al liceo Joyo Orangill era arrivata una nuova ragazza di nome Mitsuki. Era una bella ragazza, con gli occhi azzurri come il cielo e lunghi e biondi capelli color oro. Arrivata all’entrata non sapeva dove andare poiché non sapeva dove fosse la sua classe, sapeva solo che era la 1a A. Ad un certo punto si sentì toccare alla spalla e si voltò. <tu devi essere la ragazza nuova vero?> chiese questa ragazza e Mitsuki rispose <s-si, sono io>
Miki <piacere io mi chiamo Miki e spero diventeremo ottime amiche>
Mitsuki <io invece mi chiamo Mitsuki e spero anch’io che diventeremo ottime amiche> Miki <allora andiamo in classe, altrimenti faremo tardi alla lezione> e così si avviarono.
In classe il professore presentò la nuova ragazza ai suoi compagni. Alla fine della lezione Miki si avvicino a Mitsuki.
Miki <allora, che ne pensi di questa scuola?>
Mitsuki <mi piace molto>
Miki <ne sono contenta. Vorresti venire oggi pomeriggio ad assistere agli allenamenti della squadra femminile di calcio? Iniziano alle 15.00, praticamente tra mezzora>
Mitsuki <no, mi dispiace. Ho un impegno e purtroppo non posso>
Miki <non importa, sarà per un altro giorno>.
Poi Mitsuki, accortasi dell’orario, salutò Miki e uscì correndo dall’aula, scontrandosi con un ragazzo.
Sakai <hey! Ma stai più attento!>
Mitsuki <scusami, mi dispiace> e corse via.
Sakai rimase colpito dalla ragazza e quando si rialzò non la vide più. Intanto si erano avvicinati a lui due ragazzi: uno dalla carnagione chiara e dai capelli arancioni e l’altro dalla carnagione scura e dai capelli neri.
Rodrigo <tutto bene Sakai?>
Roy <certo che è proprio da maleducati comportarsi in quel modo!>
Sakai <già>
Pochi minuti dopo a casa di Mitsuki.
Mister <allora dove ti eri cacciata? Lo sai che non possiamo perdere tempo!>
Mitsuki <lo so, mi dispiace>
Mister <i mondiali di ginnastica artistica si avvicanano sempre di più e tu te ne vaio gironzolando? Lo sai che questi saranno fondamentali per decidere se potrai partecipare alle olimpiadi e che non sai ancora svolgere bene alcuni salti?>
Mitsuki <si lo so mi dispiace davvero tanto. Questo ritardo non accadrà mai più>
Mister <ok, ora va a cambiarti e dopo di chè ci recheremo in palestra>
Mitsuki <subito> poi, salita in camera pensa <ma perché mi tratta così? Sono anni che mi alleno, eppure solo ultimamente è così severo. Quanto avrei voluto entrare nella squadrta di calcio femminile!>
Intanto, nel campo di calcio maschile…
Ichicawa <rodrigo, passa quella palla, forza!> Ma Rodrigo non la passò e tirò direttamente in porta, segnando un magnifico goal.
Roy <sei sempre il solito, non cambierai mai!>
Poi calcio di inizio ed Esaka si avvicina alla porta di Sakai…
Roy <sakai! Attento!>
Sakai era come incantato, pensando alla ragazza con cui si era scontrato, ma sentendo le urla di Roy si era come svegliato ed era riuscito a parare la palla
Roy <cerca di non addormentarti Sakai! È un allenamento!>
Sakai <si, certo>
La giornata passò in fretta per Sakai, Roi, Rodrigo e gli altri, ma non fu lo stesso per Mitsuki, che si allenava senza sosta, continuamente rimproverata dal suo allenatore.
La sera Mitsuki entrò in camera e si cambiò e poco dopo il suo allenatore la chiamo.
Mister <mitsuki! Vieni!>
Mitsuki <arrivo>
Mister <ti avviso che dalla prossima settimana starai nel dormitorio femminile, perciò ti cambierai direttamente in palestra e alla fine dell’allenamento ti porterò nel dormitorio>
Mistuki <si!> disse Mitsuki contentissima poi stanca si sdraiò sul suo letto e si addormentò.
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Lo so, nn è un gran kè, se vi piace la continuo
 
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Madame Coco C.
view post Posted on 5/7/2009, 13:10




*-* continua!!!!
 
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Shinigami_Renji
view post Posted on 5/7/2009, 19:16




è bellissimaaaa
 
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Vany_fine95
view post Posted on 5/7/2009, 20:46




Grazie mi commuovete! :oooh.gif:
 
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»Zimo™«
view post Posted on 6/7/2009, 10:54




Molto ma molto carinaaa!!
continua plizzz!
 
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Vany_fine95
view post Posted on 6/7/2009, 14:28




Appena poxo pubblicol'alto capitolo ^^
 
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»Zimo™«
view post Posted on 6/7/2009, 16:58




shiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii *ç*
* Zimo Zimo muore di suspance se nn lo posti pretto.. lo shapevi? XD*
 
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*-._Ayaka-Chan_.-*
view post Posted on 6/7/2009, 17:04




Oh lovely! che caliiina! continua please *-*
 
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Vany_fine95
view post Posted on 11/7/2009, 14:35




Ed ecco il 2 capitolo della mia storia
2.IL SEGRETO/ PRESENTAZIONI
Il giorno dopo Mitsuki si recò a scuola a piedi, ma prima che partisse per avviarsi, il suo mister le fece una raccomandazione:
Mister <ti chiedo solo una cosa: non rivelare a nessuno del tuo sport>
Mitsuki <ma perché? In fondo non c’è niente di male nel dire che faccio ginnastica artistica!>
Mister <osi per caso contraddirmi?>
Mitsuki <no, eseguirò il suo ordine>
Poi si recò a scuola. All’entrata incontrò Miki
Mitsuki <ciao Miki!>
Miki <ciao Mitsuki! Oggi mi sembri felice: che cos’è successo di tanto bello?>
Mitsuki <lunedì mi trasferirò alla casa dello studente!>
Miki <wow! Ne sono davvero contenta! Potrai anche venire ad assistere agli allenamenti della squadra femminile?>
Mitsuki <ehm… ecco… io non posso. Non per cattiveria o perché non mi piaccia il calcio, ma perché ho un impegno davvero importante. Infatti mio padre mi verrà a prendere tutti i giorni alle 15.00 e poi tornerò al dormitorio alle 19.00>
Miki <e la domenica?>
Mitsuki <resterò via per tutto il giorno… credimi, vorrei tanto vedervi allenare, ma so che anche chiedere un permesso per una giornata è inutile>
Miki <a… capisco>
All’entrata Mitsuki notò che c’era il ragazzo con cui si era scontrata il giorno precedente e chiese a Miki delle spiegazioni
Mitsuki <miki, sai per caso chi è quel ragazzo lì?> chiese indicandoglielo
Miki <certo. Si chiama Jefferson Sakai ed è il portiere della squadra maschile di calcio, mentre gli altri due sono Roy Kanu e Rodrigo. Roy è un attacante mentre Rodrigo un centrocampista. Sono chiamati dalla squadra il trio dei presuntuosi perché vogliono sempre mettersi in mostra, ma c’è da dire che sono molto bravi>
Sakai vede Mitsuki e si avvicina a lei
Sakai <ciao>
Mitsuki <ciao, scusa ancora per ieri, ma andavo di corsa è non ho visto dove andavo>
Sakai <non ti preoccupare per ieri. Tu come ti chiami?>
Mitsuki <io mi chiamo Mitsuki>
Sakai <e io Jefferson Sakai. Mentre loro due sono Rodrigo e Roy>
Rodrigo <piacere di conoscerti>
Mitsuki <il piacere è mio>
Miki <sarà meglio andare altrimenti faremo tardi alla lezione>
Mitsuki <si hai ragione. Allora a dopo?>
Sakai e Rodrigo <a dopo!>
Poi Miki e Mitsuki si avviarono nella loro classe, ripercorrendo la stessa strada del giorno precedente. A Mitsuki la strada parve molto più corta del giorno precedente, forse perché si era abituata oppure perchè aveva la testa fra le nuvole? Ebbene aveva proprio la testa fra le nuvole e mentre Miki le parlava, Mitsuki sembrava non sentire.
Miki<terra chiama Mitsuki, Terra chiama Mitsuki, rispondere perfavore>
Mitsuki <si dimmi>
Miki <e’ da un sacco si empo che ti sto chiamando, ma allora mivuoi rispondere o no?> L’espressione di Miki era piuttosto irritata, ma alcontempo divertita dalla strana espressione dell’amica
Mitsuki <dimmi che c’è?>
Miki <e’ da quando siamo entrate che tu stai così, ma si può sapere cos’è successo? Sembri come imbambolata!>
Mitsuki <niente stavo pensando>
Miki <e a cosa? Forse a un bel ragazzo? Fammi indovinare forse uno di quei tre?>
Mitsuki <no! Ma cosa ti salta in mente?> disse ricontinuando a pensare al calcio.
Ed ecco il suono della campanella. Tutti i ragazzi si affrettarono per andare nelle loro classi, Miki e Mitsuki non ne erano escluse, e dopo l’appello iniziò la lezione che, per uno sciopero indetto quella stessa mattina, finì un’ora prima, ovvero all’una. Proprio la cosa che ci voleva per concedere un po’ di libertà a Mitsuki.
Miki <che bello! Ci voleva proprio! Ora che ci penso devo allenarmi con la squadra femminile! Che ne dici di venire ad assistere all’allenamento?>
Mitsuki <si d’accordo! Ma non posso stare più di un’ora>
Miki <va benissimo!>
Poi si avviarono entrambe al campo femminile. All’uscita della scuola Miki e Mitsuki incontrarono dinuovo quei tre.
Sakai <ciao dove state andando?>
Miki <al campo di calcio femminile per allenarci>
Roy <si, per allenarvi a perdere!>
Miki :maz.gif: <senti chi parla, proprio quello che prende più pali di tutti nella squadra>
Roy <io sarei quello che prende più pali in tutta la squadra? Parla quella che non sa calciare in porta!>
Miki <come ti permetti! Andiamo Mitsuki!> poi rivolta a Sakai e Rodrigo <ci vediamo>
Al campo di calcio femminile c’erano già tutte le compagne di squadra di Miki che aspettavano impazientemente il loro capitano. Poco dopo vedero il loro capitano arrivare.
Miki <scusate per l’attesa, purtroppo ho avuto un contrattempo>
Amica di Miki (*ndr scusate ma non so come si chiamano ndr*) <va bene ma chi è quella ragazza con te?
Miki <si chiama Mitsuki ed è nuova>
Mitsuki <piacere di conoscervi>
Dopo le presentazioni le ragazze si andarono a cambiare, mentre Mitsuki rimase ad ammirare il campo. Per lei era bellissimo dato che non ne aveva mai visto uno dal vivo. E poi rappresentava un sogno che forse non si sarebbe mai potuto avverare. Già, giocare a calcio, solo una follia pensarlo per lei, il cui tempo era occupato solo dalla ginnastica. Nell’attesa guardava il fiume accanto al campo. Poco dopo vide le ragzze che uscivano e iniziavano ad allenarsi calciando il pallone. A Mitsuki piaceva quello sport e vederlo dal vivo, anche se solo un allenamento, era davvero un sogno. Ma l’ora passò in fretta e purtroppo alle due dovette andarsene. Mentre percorreva la strada che l’avrebbe portata a casa sua (se così si può dire). Poi col suo mister dovette andare in palestra ed esrcitarsi molto per le preolimpiadi. In fondo quello era il suo sogno… o forse no? Si era allenata sin da quando aveva sei anni in questo sport, aveva messo tutte le sue energie rinunciando alla sua libertà e ora il suo sogno si stava per realizzare, perché esitare allora? Perchè pensava spesso al calcio? L’indomani era domenica, poi dopo quel giorno si sarebbe trasferita nella casa dello studente così sarebbe stata a contatto con le ragazze della sua stessa età. Forse ora poteva essere più libera.
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Bene siate spietati!! Questo capitolo non mi è uscito tnt bene, lo so. Spero che il 3 esca meglio.
 
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Madame Coco C.
view post Posted on 11/7/2009, 14:44




Bellissima!! Specialmente l'ultima parte mi è piaciuta tanto *-*
Continuaa pleasee
 
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*-._Ayaka-Chan_.-*
view post Posted on 11/7/2009, 15:52




che bella! Vany rulez! XD continua *-*

SPOILER (click to view)
forse un giorno .. pubblicherò pure la mia *-*
 
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»Zimo™«
view post Posted on 5/8/2009, 09:54




bel capitolo complementi!!!
ayaka nn vedo l'ora di leggere anche la tua!
 
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Vany_fine95
view post Posted on 26/9/2009, 17:29




3. L’INVITO ALLA PARTITA
Lunedì arrivò presto e finalmente Mitsuki si trasferì alla casa dello studente. Per una straordinaria coincidenza capitò in camera con Miki. La stanza era confortevole ed era simile a quella che aveva lasciato dalla sua casa, la casa che era più simile ad una prigione, quella casa da dove usciva per fare solo due cose: andare a scuola e andare in palestra. Mitsuki non ricordava nemmeno l’ultima volta che era uscita anche per comprare delle cose; spesso, guardando fuori dalla finestra, poteva vedere le ragazze che passeggiavano libere e spensierate, un desiderio per lei proibito. La parola libertà per lei non esisteva: lei doveva solo obbedire agli ordini del suo mister, niente di più e niente di meno. Quel primo giorno passò alla casa dello studente volò, nonostante le lunghe e interminabili lezioni e i duri esercizi in palestra. La cosa più bella per lei fu stare per la prima volta nella sua vita vicino a tante altre ragazze, pranzare con loro, essere più libera. Una parte del sogno che si realizzava. Lei non immaginava minimamente cosa la stava spettando. Il giorno dopo, infatti, all’entrata della scuola, Sakai la invitò alla partita di calcio maschile che si sarebbe tenuta la domenica successiva. La cosa la lasciò senza parole, non sapeva davvero che rispondere, in fondo doveva innanzitutto chiedere al suo mister, anche se immaginava la risposta. Non fece in tempo a rispondere a Sakai, che lui se ne era già andato, pensando il suo silenzio come un si. Ora cosa doveva fare? Non voleva dire di no né a Sakai, né a Miki che aveva insistito tanto, ma cosa le avrebbe detto il suo allenatore? Allora decise di fare la scelta forse più coraggiosa della sua vita: chiedere al mister insistendo finché lui non avesse accettato. Allora in macchina, decise di chiederlo.
Mitsuki <mister, posso andare alla partita di calcio che si terrà domenica a cui parteciperà anche la mia scuola?>
Mister <assolutamente no, ti devi allenare. Non hai tempo per queste sciocchezze>
Mitsuki <ma la prego, mister! Vorrei solo andare a quella partita, in fondo che le costa?>
Mister <lo sapevo, non ti avrei mai dovuta mandare alla casa dello studente, li ti distrai troppo e non rendi nello sport; se non fosse stato per i tuoi genitori, non ti avrei mai mandata lì. Comunque, ti manderò a un solo patto: che tu esegua entro domenica il doppio avvitamento dalla sbarra>
Mitsuki <cosa? Ma è impossibile! Non ce la farò mai entro domenica!>
Mister <se non fai così, ritornerai a dormire a casa mia>.
A questa affermazione, Mitsuki si in zittì all’istante. Sapeva benissimo che quel salto per lei era davvero troppo complicato, ci stava provando ormai da un mese e non aveva mai avuto dei buoni risultati. In fondo era un salto di livello G, il massimo per la ginnastica artistica femminile. Ma non riuscirci nell’arco di 5 giorni voleva dire ritornare in gabbia, quella che dopo tanta fatica era riuscita a lasciare e sapeva benissimo che se non ci fosse riuscita i suoi allenamenti sarebbero stati molto più difficili e duri. Allora c’era una sola cosa da fare: mettercela tutta. Quel giorno stette tutte e tre le ore allenandosi sulle parallele, eseguendo centinai di volte i salti più difficili, facendoli anche in modo perfetto, tutti tranne uno: quel salto su cui si stava allenando da tantissimo tempo. Per quel giorno fu tutto inutile, non riuscì a eseguirlo bene. Tornata alla casa dello studente, presa dallo sconforto, non mangiò niente e dopo, senza che nessuno se ne accorgesse, andò sulla riva del fiume e lì si sedette, rimuginando sulle parole che le aveva detto il mister “se non ce la farai, ritornerai a dormire a casa mia”, solo a pensarle, le venivano i brividi, ma poi pensò su un’altra frase “se non fosse stato per i tuoi genitori, non ti avrei mai mandata lì”. Questa frase la fece pensare molto, se i suoi genitori le volevano così bene, perché l’avevano abbandonata affidandola per giunta ad un uomo tanto duro e tanto severo? Non molto dopo le venne sonno e ritornò silenziosamente nel dormitorio, dove nessuno aveva notato la sua assenza, entrò nella sua camera e lì si addormento, sperando solo di riuscire a fare quel salto.
 
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12 replies since 4/7/2009, 19:02   210 views
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