| Capitolo 58 UN INSOLITO ALLENAMENTO
Era finalmente giorno o meglio l’alba. Roy suo malgrado si era svegliato molto presto, strano per lui, di solito era l’ultimo ad alzarsi. Ancora assonnato decise di andare a vedere che ore fossero: << COSAAA, SONO SOLO LE 7, cosa faccio adesso>>. Pensò immediatamente di tornarsene a letto, ma sonno non ne aveva, allora decise di andare a farsi un giro. Kanou nella sua passeggiata mattutina non vide l’ombra di nessuno, beh era comprensibile a quell’ora chi gira per il paese. Pensò bene di andare a farsi una bella colazione, e subito dopo di fare una leggera corsa, così tanto per tenersi in allenamento come se non si allenasse già troppo. Effettivamente Roy si allenava molto e anche la signorina Kaori gli ripete in continuazione di andarci piano vedendosi costretta a dirgli queste parole <<roy se continui così c’è il grosso rischio che ti infortuni di nuovo e se ti capita pensaci dovrai stare fermo per lungo tempo senza toccare palla>>, e come al solito Roy fa ciò che crede. Mentre ricordava quelle parole, impallidiva, beh c’è da immaginarselo,l’ultima volta che si è infortunato è stato fermo per tre mesi ed era come un bambino senza le caramelle. Anche Kaori riusciva a mettere paura a Roy, ma lei lo faceva per lui. Tornando a testa arancione, entrato in una locanda, già pronto a ordinare una bella porzione doppia di zuppa, si sentì dire dal cuoco: << Certo, ragazzo ma che capelli strani>> Roy diventò come un vulcano pronto ad esplodere. << Cos’hanno i miei capelli, sono arancioni! non li hai mai visti???>> il povero cuoco << Scusami, scusami tanto, ma non ti scaldare, era solo una domanda tutto qua>> Il povero cuoco si diresse subito in cucina, pensando comunque a quel ragazzo “con quella chioma”. <<eccoti ragazzo>> Kanou era li seduto pronto a gustarsi la sua ordinazione quando arrivò una’altra domanda ma questa volte non era del cuoco ma ben si da sua moglie <<ma ti sei tinto i capelli o cosa>> Inspiegabilmente rispose con un tono calmo. La vecchia signora era alle spalle del bomber quindi non lo vedeva in viso, infatti Roy non fece la sua solita scena anche se si sentiva i nervi a fil di pelle, era la seconda volta che qualcuno gli rivolgeva quella strana, almeno per lui, domanda. Con la mano chiusa, occhi da predatore, la faccia tutta rossa, quasi si intonava con il colore della sua chioma. La spiegazione a tanta calma era dovuta al fatto che Roy non volesse far raffreddare la sua colazione. Per la troppa foga, un boccone stava quasi per strozzarlo, e senza batter ciglio, seppe come rimediare, è proprio un maestro nel deglutire anche i bocconi impossibili. Pensò fosse meglio tornare al dormitorio o, cosa che a lui non dispiaceva mai, di andare a fare qualche tiro, optò per la seconda opzione . Fece la sua corsetta, in modo da arrivare già riscaldato perché come sanno tutti, tirare con le gambe fredde può provocare infortuni, uno di questi può essere lo strappo muscolare. Ecco che entra in campo la punta di diamante dell’Orange Hill, prese un paio di palloni e si diresse verso la porta alla sua destra. Incominciò una serie di tiri, ma ben presto si rese conto che erano inutili senza avere almeno un portiere. Decise così di provare a fare una cosa nuova per lui, tirare le punizioni. Andò a prendere la barriera, usata da Rodrigo e gli altri specialisti. Posizionò la barriera, poi prese i palloni e si mise in posizione, << ecco il futuro mago delle punizioni, me lo sento adesso segnerò, non può essere così difficile se lo fa anche Rodrigo>> Primo pallone, primo tiro fissa l’angolino altro a sinistra, si prepara a tirare, ecco che lascia partire un missile diretto.. diretto.. sul teleschermo dei risultati. La sua esclamazione fu <<beh, ci sono andato vicino>>, ecco che prende il secondo pallone si prepara a tirare mira, lascia partire un secondo missile che va a colpire inesorabilmente la barriera. Decise di continuare terzo tiro, un altro bolide questa volta sembra diretto in porta ma… finisce a lato. <<c’ero vicino>> questa volta Roy era nervoso tirava tirava ma 0 gol , la cosa buffa e che non ha mai inquadrato la porta. Tiro numero 20 <<adesso ho capito come devo tirare, siii ho proprio capito>> Detto questo lascio partire un altro suo siluro, diretto in porta, ma ecco che la palla viene ricoperta da un bagliore arancione, finalmente Roy è riuscito ad inquadrare la porta e ha colpito il palo. Era li che si disperava per il gol mancato, ma era già tanto aver preso la porta, non si diede per vinto e continuò per tutta la mattina ma non colpì più il palo o un legno della porta, né tanto meno centrò la porta. Quel pallone sembrava voler andare in ogni direzione, ma non dove volesse lui. Decise di tornare al dormitorio per riposarsi, in testa aveva una cosa sola << Devo inquadrare la porta, Devo inquadrare la porta, Devo inquadrare la porta, Devo inquadrare la porta>> Ecco che una scintilla fece venire un’idea a Roy << Mentre ci alleneremo mi metterò a guardare i tiratori per scoprire il loro segreto>> detto questo si mise a ridere in modo sinistro ed entrò nel dormitorio. Mentre si stava avviando nel suo posto preferito “la mensa” Roy si sentì chiamare dal mister <<roy, Roy>> Si girò << Buon giorno mister cosa vuole>> e Murakami <<mi ero dimenticato di dirti una cosa molto importante, devi mandare una lettera all’Ajax per riferire degli ultimi avvenimenti>> Testa arancione impallidito << Cosa, io dovrei scrivere una lettera>> << Si SI Roy, devi farlo se vuoi continuare a giocare con noi>> detto questo il mister si diresse nella direzione opposta a quella di Kanou che impallidì alla richiesta del mister. “Adesso cosa faccio, come faccio a scrivere una lettera. Io in lettere sono una frana, devo farmi aiutare da qualcuno” Pensò “ posso chiedere a Miki”. Eccola comparire dal nulla. Roy pensò “Che fortuna,parli del diavolo e spuntano le corna” a quella battuta si mise a ridere con quella sua risata. <<ehi Ehi Roy che stai facendo>> il ragazzo riprese subito il controllo e non ci pensò due volte <<miki devo chiederti una cosa, ecco mi servirebbe una mano a scrivere una lettere da mandare all’Ajax, lo sai, io in lettere non sono proprio portato, faccio schifo>> La ragazza si mise a ridere << Mi spiace Roy ma non posso oggi, riprendiamo gli allenamenti noi della squadra femminile dell’Orange Hill>> e se ne andò salutandolo. Lui rimase lì incredulo, non tanto per la risposta negativa ma perché non sapeva a chi altro chiedere.
adesso nn so quando potrò scrivere il seguito con l'inizio della scuola però tranquilli ke la scrivo ^^
Edited by jordan2 - 12/9/2008, 17:31
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